sabato 25 aprile 2015

kriyarock a Open Space

Cari amici del web,
oggi inizia una nuova avventura, per il nostro conduttore radiofonico preferito.
Infatti il programma Open Space, che ha visto passare Grandissimi ospiti, cambia casa e si trasferisce in una radio che io amo molto: Radio Kaos.
Vincenzo Santoro è un amante dell'arte a 360 gradi ed io sono sempre felice di ascoltare le sue trasmissioni, mi danno la possibilità di conoscere moltissimi artisti, di ogni genere.
L'appuntamento di oggi è dedicato ai  Kriyarock di cui fa parte, un nostro caro amico: Emiliano Guiducci. Ne avete già sentito parlare vero?
Questo artista ha vari progetti, uno dei quali è la band Kriyarock, vi diciamo quindi qualcosa su di loro, ma non troppo, per questo c'è il programma di Vincenzo a posta :)



I KRIYA nascono a Novembre del 2007, e sono il frutto di una selezione durata cinque anni. Un laboratorio artistico, un'open project che ha visto confrontarsi in sala prove e sul palco diversi musicisti della scena romana, dai più sconosciuti e talentuosi a molti già affermati, compresi turnisti e professionisti del settore. Un progetto nato dall'iniziativa di Emiliano Guiducci, poli strumentista e compositore che dopo anni di esperienze, sia in studio che sui palchi più importanti della capitale (Cube, Stazione birra, Alpheus, Totem Village e Locanda Blues) decide di mettersi in gioco in prima persona e di iniziare un percorso che lo porterà alla formazione di una sua band; dopo anni di sperimentazione infatti la formazione si cristallizza nell'attuale Line-up con Emiliano (basso e voce solista) Fabio Pellegrini (chitarra e cori) e Daniele Zangara (batteria, percussioni e cori). Il periodo che precede la nascita ufficiale della band vede la pubblicazione di un cd singolo (Sovraccarico) ed il raggiugimento di importanti traguardi come le semifinali nazionali di Rock targato Italia, nel frattempo radio e tv locali accendono microfoni e riflettori su un esperimento musicale che, giorno dopo giorno, assume un carattere sempre più deciso. Nei primi mesi del 2008, dopo aver tirato le somme di anni di sperimentazione ed essersi codificati ufficialmente con un nome ed un logo, i KRIYA danno il via ad un progetto discografico ambizioso che li porterà in seguito a prendere accordi con un'importante realtà discografica che, nei prossimi mesi, pubblicherà un EP con il titolo “Giardini zen parte II”. “Giardini zen” è infatti un progetto suddiviso in due parti, 12 canzoni sei delle (Giardini zen parte 1) quali sono tuttora disponibili in free download sul sito della band www.kriyarock.com . Il disco è accompagnato inoltre dalla pubblicazione di due videoclip, uno per ogni singola parte del disco, Sovraccarico, girato e diretto dagli stessi membri della band, e Stella prodotto e realizzato dalla ParLo films. In un anno di attività la band si è esibita 12 volte in locali molto conosciuti della capitale tra cui Il Villaggio Globale e la Locanda Blues.

Emiliano Guiducci : Voce – Basso
Fabio Pellegrini: Chitarra – cori
Daniele Zangara : Batteria – Percussioni - Cori



ASPETTATE! Perchè non è mica finita qui! Il bello del programma di Vincenzo è che coinvolge più artisti, a completare il team artistico di oggi ci saranno anche: 

Noemi Giangrande : Ex miss Wella Abruzzo e ex Miss Eva Tremila nel 2010, il 16 Aprile 2015 è al suo debutto cinematografico nei panni di Veronica, una dei protagonisti del nuovo film di Roberto Bontà Polito: Janara, prodotto nel 2014.

Roberta Scardola: chi non la conosce? Sicuramente tutti gli amanti de "I Cesaroni", lo sanno benissimo. Ve la ricordate, l'amica di Eva? Carlotta? Ebbene si... Ma Roberta non si è distinta solo per aver interpretato un ruolo in una delle serie più amate d'Italia, il suo curriculum è veramente ricco, va dal teatro, alla musica e al cinema... Ma non vi sveliamo di più perchè dovete ascoltare la diretta di oggi.


DALLE 16.00 ALLE 18.00








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lunedì 6 aprile 2015

Musica è terapia: Letizia Drums

Quando la voglia di esprimersi è più forte di ogni altra cosa e la musica è il collante terapeutico che accomuna persone diverse tra loro, ma con un obiettivo comune: il divertimento.
Questi sono i Letizia Drums.
È la seconda volta che li ascolto, grazie al mio caro amico Emiliano Guiducci, e ancora una volta rimango incantata e piacevolmente immobile davanti al potere della musica.
Perché si, davanti a esibizioni del genere, rimani impietrito, piacevolmente, perché in quel momento non ti va di fare altro: senti una forte energia che dal palco, come un piacevole calore, lenta scende sotto e ti sfiora, per poi riempire tutto il tuo corpo, facendoti sentire felice, forte, emozionato, vivo, il tuo cuore e le tue mani, inevitabilmente continuano a battere insie




me al ritmo delle percussioni di questo magnifico progetto.
Mauro D'Alessandro è l'artefice di questa magia, infatti svolge un'attività di riabilitazione psichiatrica in una comunità c/o Villa Letizia, da qui deriva il nome di questa band. Oltre alle percussioni, vi sono anche chitarre, violino, piano e basso di Emiliano.
Amici del web è qualcosa da provare almeno una volta nella vita, da sentire: non solo con le orecchie, ma anche con il cuore.
Sono queste le cose che mi fanno innamorare ancor di più della vita.
Ne ho viste di tutti i colori ultimamente, sia in campo letterario che musicale: ogni giorno si discute su chi fa il lavoro più bello, su chi vende di più, su come arrivare in "cima" giocando con i sentimenti altri", gente che parla male del vicino e questa ottica errata che è meglio lavorare da soli per arrivare prima. Sbagliato. I Letizia Drums ne sono la dimostrazione: il loro obiettivo é l'amore per la musica, la libertà di espressione e divertirsi insieme.
L'unione fa la forza, disse qualcuno, garantisco che questo progetto ( autofinanziato) di forza ne ha tanta.
Mi complimento con Mauro perché è riuscito a mettere insieme 25 persone diverse, con disparati problemi, anche gravi, ed è riuscito a creare questa magia. Ma il complimento più grande va proprio a questi ragazzi dai quali, pur non essendo perfetto, pur essendo singolarmente perfetto sconosciuti, pur non avendo contatti che li portano in alto, sono riusciti ad andare d'accordo, unendo le forze, con grande umiltà, creando un progetto che ha molto da insegnare alle persone che lo ascoltano. Spero che questa cosa possa camminare, pian piano in Italia, ma che possa arrivare anche all'estero, dimostrazione che l'amore per la vita, va oltre ogni capriccio, ogni dolore, ogni rivalità, va oltre ogni cosa. È questo che voglio nella mia vita, emozioni forti, che mi arricchiscano lo spirito e non tutta quella merda, scusate il francesismo, che ultimamente vedo nel mondo dell'arte. Bisognerebbe tenere a mente, sempre, il vero motivo per il quale abbiamo iniziato a scrivere, suonare, dipingere, scolpire, fotografare: libertà di esprimersi e non fame di potere.